Lugh, divinità celtica

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Eledhwen.
Posted on 27/12/2012, 13:43




Lugh



Lugh è il nome del Dio solare celtico, conosciuto come Lleu in Galles e come Lugus in Francia. Il suo aspetto era quello di un giovane e leggiadro guerriero.
L'antico nome Lugus sembra significhi “lucentezza, illuminazione”, e, sebbene ciò sembra ricollegarsi puramente alla stagione del raccolto, è connesso anche a tutte le capacità della mente umana.
Lugh è legato all'intelligenza, a come essa porti alla supremazia della mente sui problemi. Mentre Brigit, la Musa, procura l'energia pura necessaria per lo sforzo creativo, Lugh, l'artista perfetto, sa come forgiare tale energia.
Lugh è esperto in tutte le arti, dalla poesia alla metallurgia, dall'arte della guerra alla musica.
A lui erano sacri i raccolti e veniva onorato in occasione della festa di Lughnasadh.

Secondo la tradizione Irlandese, Lug nasce dall’unione di Cian, figlio di Diancècht, della stirpe dei Tuata de Danann e Eithne, figlia di Balor, della stirpe dei Fomori.
La sua infanzia è alquanto intricata, infatti vi è più di una versione su chi realmente lo allevò; la storia narra che Balor, temendo l’avverarsi di una profezia che lo voleva ucciso da un suo nipote, ordinò di gettare i tre figli avuti dalla figlia, ordine che venne eseguito ma per un caso fortuito uno dei tre nipoti, Lugh, riuscì a salvarsi e venne preso dalla Druidessa Birog, la quale lo portò al Dio del mare e delle profondità Manannan Mc Lyr, che allevò il giovane dandogli il nome di Goibhniu; in un’altra versione è Goibhniu stesso ad allevare il giovane Lugh, mentre la terza versione nomina come sua tutrice Tailtu, regina dei Fir Bolg.

Secondo la mitologia Gallese invece egli è figlio di Arianrhod, una rappresentazione della Dea Bianca e di suo fratello Gwyddyon, un potente mago.
La madre irata per questa nascita non gradita getta tre geasa (imposizioni) sul bambino il quale non poteva:
- avere un nome finchè non gli lo avesse dato lei stessa;
- impugnare le armi finchè non fosse stata lei a dargliele;
- avere una donna umana;
tre divieti atti a escludere la sua stessa esistenza.
Il padre Gwyddyon si prende a cuore le sorti del figlio/nipote, quindi decide di aiutarlo; per fargli avere il nome si trasforma in un ciabattino e obbliga con l’inganno Arianrhod ad andare in spiaggia a provare delle scarpe, ma lì vi era anche il giovane Lugh ancora senza nome, il quale vedendo uno scricciolo appoggiarsi sull’albero della nave, scagliò una freccia che andò ad inserirsi tra osso e tendine.
La madre stupita da tanta bravura esclamò:
“Il Leone ( Lleu ) ha la mano ferma (Llaw Gyffes )”, che rimarrà il suo nome.
Per ovviare al secondo geis, di fondamentale importanza per un celta, Gwyddyon utilizzando le sue arti magiche fece credere ad Arianrhod che il suo castello fosse sotto assedio, presa dal panico chiamò a sè i presenti dandogli le armi per la difesa; si presentò a lei anche il giovane L.L.G., così camuffato da non essere riconosciuto e ricevere anch’esso le armi.
Per infrangere il terzo divieto non serviva un consenso della madre, quindi Gwyddyon con l’aiuto di un altro zio del ragazzo, Math, crearono mediante la magia una donna, la più bella che si fosse mai vista, nata da una serie di fiori, il suo nome è Blodeuwedd.
La quantità di versioni e di divinità che gli avrebbero fatto da genitori a da tutori può sembrare a prima vista come una gran confusione, invece potrebbe essere dovuta proprio alle molteplici capacità che possiede Lugh.
Egli è per metà appartenente ai Fomori, i quali rappresentano le forze del caos, il disordine o come forze oscure, spesso rappresentati come demoni; ma per l’altra metà è un de Danann, popolo giunto dal nord esperto nella magia, popolo di druidi saggi ed esperti nell’arte, inoltre è un Dio luminoso, come dice il suo stesso nome, Lugh che significa per l’appunto luminoso.

L'archetipo maschile
Lugh incarna il collegamento fra forze del caos - dell'ombra - e forze dell'ordine - della luce. Egli è infatti per metà appartenente ai Fomori, i quali rappresentano le forze del caos, il disordine o come forze oscure, spesso rappresentati come demoni; ma per l’altra metà è un de Danann, popolo giunto dal nord esperto nella magia, popolo di druidi saggi ed esperti nell’arte.
Lugh è l'archetipo dell'eroe salvatore, colui che porta il lieto fine. Come Odino nella mitologia norrena, Lugh possedeva dei corvi profetici secondo le fonti più antiche. I Romani lo associarono a Mercurio (ciò si ritrova nel De bello gallico di Cesare) e ad Apollo-Febo.

Analogie tra Lugh e Odino
●Entrambi sono valorosi condottieri;
●Hanno come arma caratteristica la Lancia, quella di Lugh è uno dei tesori d’Irlanda, chi la impugna non conosce sconfitta;
●Tutti e due sono le figure principali in una guerra fra Dei;
●Usano entrambi la magia e nel farlo Lugh chiude un’occhio mentre Odino già non ce l’ha di suo;
●Entrambi hanno come animale Totem il Corvo;
●Lo stesso Lugh nella battaglia di Mag Tured viene avvistato dell’arrivo dei Fomori dal volo di uno stormo di corvi, allo stesso modo per la locazione di Lione fu scelta un’altura dove vi si posò uno stormo di Corvi, uccelli che tra l’altro in lingua gaelica continentale si chiamavano lugos;
●Sono entrambi patroni dei poeti, entrambi vengono equiparati dai romani a Mercurio.
 
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Posted on 27/12/2012, 15:54
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Bello ^_^ a me piace soprattutto per questo aspetto
CITAZIONE
Lugh incarna il collegamento fra forze del caos - dell'ombra - e forze dell'ordine - della luce. Egli è infatti per metà appartenente ai Fomori, i quali rappresentano le forze del caos, il disordine o come forze oscure, spesso rappresentati come demoni; ma per l’altra metà è un de Danann, popolo giunto dal nord esperto nella magia, popolo di druidi saggi ed esperti nell’arte.

Bello pure il disegno!
 
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