Offerte alle divinità

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DEMETR SON
Posted on 25/11/2014, 22:58 by: DEMETR SON




Le offerte non sono da intendere in "cambio di qualcosa" ma come qualcosa di votivo.
cioè io nutro il dio che ho scelto (in teoria bisognerebbe nutrirli tutti) proprio nel senso di quello che diceva Ahmose, lo nutro perchè possa rimanere in questo mondo il legame con l'altro (quello divino).

Diverso è il rito sacrificale, dove a venir sacrificato è l'animale.
Cioè l'animale è da intendersi come il sostituto di noi stessi.
Si tratta di una patto di sangue, in cui l'unione con il Dio diventa impossesazione,.


dunque

voto (cibo vegetale) = permanenza del legame (che se no svanirebbe)
rito (sangue animale)= identificazione con lo spirito guida animale.

nella contemporaneità (per evitare scontri con gli animalisti) il rito diventa più che altro, canto tribale, cioè non come onorazione (sarebbe cattolico) ma come canto di sacrificio del sè, per entrare in stati di trance, cioè di abbandono alle divinità.

E' chiaro che la wicca fa un pasticcio epico, tra magia che invece è ottenuta tramite lodi al dio (una sorta di accattivamento della loro benevolenza), tra erboristeria, le piante citate si dice siano legate a quel culto (per scopi medici, curativi, protettivi), fra rito e fra voto alimentare (ancora presente per esempio in India).
Ah che pasticcio!!!
 
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12 replies since 22/11/2012, 20:47   2270 views
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