Non sono una strega, non sono uno stregone, ma di certo mi ritrovo nella descrizione che vi siete fatti.
Nel senso che per me è strega sia colei che pratica, sia colei che tenta di trovare l'equilibrio nel Mondo.
In realtà per come la vedo la stregheria è nata proprio come pratica medica, per esempio ( l'unica che conosca quella abruzzese ) consisteva nel preparare alcuni impacchi analgesici che venivano prelevati dai denti delle vipere di montagna.
Questo però non dà ragione dei miti che si sono affastellati nella storia, come quello delle tre sorelle: le famose Circe e Medea (campane) e la meno famosa Angizia (abruzzese).
Queste maghe venivano adorate come DEE, e facevano parte del pantheon romano, che deriva dal greco, che deriva dall'oriente, che deriva dal mito della grande Madre neolitico.
La grande madre ossia il culto della Terra ossia della fertilità ossia della femminilità.
Questo culto preistorico allude secondo alcune paleontografe, la più famosa è la russa Gimbutas, ad antichi cerimoniali di propiziazione dei raccolti, ma sopratutto a richiamare un senso ciclico (oggi diremmo in equilibri con noi stessi) delle cose.
Il rito è dunque sempre in previsione di un mantenimento dell'ordine ciclico delle cose.
ps: ovviamente è solo un accenno, un dire, ma non potrò mai sostituirmi al
sentire di una vera strega/one. (che poi è quello che mi interessa di più)
Beh nessuno in realtà può!!